Come tutto ebbe inizio – la leggenda:
Il bungy jumping ebbe origine cento anni fa sull´isola di Pentecoste (nel villaggio Bunlap situato nell´arcipelago pacifico di Vanuatu). Secondo una leggenda, una donna si arrampicò in cima all’albero più alto per scappare dal marito violento. Quando egli la raggiunse, la donna si lanciò nel vuoto davanti ai suoi occhi assicurandosi di essere ben legata con delle robuste liane. Una volta giunta sana e salva al suolo, il marito la imitò. Quest’ultimo, accecato dalla rabbia, non si assicurò con le liane e saltò…
Come ebbe origine il primo bungy jumping:
Per ricordare questa vicenda, da allora le donne si lanciarono nel vuoto ogni anno… con il passare degli anni questa tradizione fu però poco alla volta portata avanti dagli uomini: oggigiorno solo gli uomini prendono parte al lancio e saltano nel vuoto da torri di legno alte a fino a 35m costruite con loro stesse mani. Queste torri sono suddivise in dodici settori, ognuno dei quali rappresenta una parte del corpo umano: la parte più alta rappresenta la fronte. A seconda dell’età e del coraggio, i partecipanti decidono da quale altezza lanciarsi. Ogni anno in aprile gli uomini, partecipando a questa tradizione, credono che sia di buon auspicio per avere un buon raccolto e inoltre dimostrano il loro coraggio alle donne del villaggio.
Come ebbe origine il moderno bungy jumping:
Non è per niente un caso che tra gli anni 1970 e 1980 la “Oxford University Dangerous Sports Club” sia venuta a conoscenza di questo rituale e che alcuni soci iniziarono a sperimentare con fili elastici sviluppando così il primo elastico per il bungy jumping. Nell’anno 1979 i ragazzi del club saltarono con questo elastico dal ponte sospeso di Cliffton a Bristol (vedi foto), portando questo antico rituale nell’età moderna. Nonostante ciò, sarebbe però passato ancora qualche anno prima che il bungy jumping moderno si diffondesse in tutto il mondo. Nel 1987 AJ Hackett e il suo amico Henry Van Ash inaugurarono il primo impianto per bungy jumping a Queenstown, in Nuova Zelanda.